Progetto CORSAIR

L’obiettivo principale del progetto CORSAIR è quello di sviluppare una piattaforma automatizzata per la misura radiologica associata ad un’identificazione dei materiali lapidei per la valorizzazione del settore.

Il progetto CORSAIR ha per finalità la realizzazione di un sistema automatizzato di identificazione, quantificazione della concentrazione radioattiva nei materiali lapidei e del suo fingerprint, indicatore di provenienza, rivolto all’identificazione della stessa lastra per l’intera filiera industriale legata alla loro lavorazione. Il sistema CORSAIR determina in tempo reale il livello di radioattività di materiali lapidei, in base alla normativa europea, e ne ricava un’impronta radiologica migliorandone la tracciabilità ed andando a creare un valore aggiunto nella certificazione dei prodotti made in Italy.

Il progetto prevede la definizione delle specifiche del sistema smart e lo sviluppo di un prototipo che verrà caratterizzato con misure in laboratorio. L’ultima fase prevede la possibilità di provare il sistema in un ambiente industriale per valutarne il possibile l’interfacciamento con la catena produttiva.

La piattaforma si basa su quattro tecnologie integrate mostrate nello schema sottostante:

  • Il rivelatore di radiazioni spettroscopico
  • Il sistema di identificazione e tracciatura del materiale lapideo
  • L’applicazione Web basata su un database cloud per la gestione e lo storico delle lastre
  • Il sistema di analisi e gestione autonoma della piattaforma

La struttura della piattaforma è stata pensata per aiutare i produttori e specialisti dell’import/export di ottimizzare il lavoro andando a valorizzarlo.

Il sistema di CORSAIR permetterà di migliorare la tracciabilità dei materiali estratti e lavorati in Italia tramite l’utilizzo di sentori RFID collocati sui blocchi e sulle lastre, piantando un primo seme necessario per l’automazione della filiera lapidea. La misura radiologica permette di ottemperare alle legislazioni più avanzate in campi quali la salute e la bioedilizia, di evitare falsi allarmismi sulla radioattività naturale e di aggiungere una certificazione di origine controllabile dalla cava al cliente.

Vantaggi:

Identificazione della lastra ottenuta grazie all’applicazione di tag RFID. La tecnologia RFID permette di associare un identificativo univoco della lastra e di unire la capacità di tracciare la lastra lungo tutta la filiera produttiva.

La misura radiologica in tempo reale e per tutte le lastre con l’identificazione delle emissioni naturali, quantificandone i corrispondenti indici di concentrazione dell’attività previsti Direttiva Europea N.59/2013 EURATOM.  La Direttiva prevede l’analisi dei materiali da costruzioni utilizzati in edilizia in modo da garantire la sicurezza pubblica assicurando la minimizzazione della dose assorbita.

Un database Cloud che garantisce la conservazione dei dati associati ad ogni lastra, dall’identificativo del tag RFID all’informazione radiometrica, alle caratteristiche litologiche, chimiche, fisico-meccaniche, di provenienza e visive del materiale, sfruttando una piattaforma software web-based e la condivisione via cloud dei dati. Il database raccoglie i dati inviati dal sistema fisico (tag ID, Misura radiologica, coefficienti, etc.) che li invia in modo automatico unitamente a quelli che potranno essere inseriti manualmente dall’utente (origine, materiale, proprietà chimico-fisiche, posizione nel magazzino etc.)

L’utilizzo di smart technologies per avere un’integrazione in filiera del sistema che effettua misure in tempo reale e ne permette la tracciabilità del prodotto, non solo in fase di vendita, ma anche in fase di movimentazione e logistica indispensabili per l’ottimizzazione della catena di produzione e gestione di lastre.

Oltre ai vantaggi dovuti all’utilizzo ed integrazione di tecnologie diverse, vi sono dei vantaggi che nascono dalla sua totalità di sistema.

La piattaforma CORSAIR permette misure radiologiche, non distruttive, in tempo reale e di tutte le lastre che transitano di fronte al dispositivo. Questa operazione è una novità in questo campo! Le normali procedure prevedono il prelevamento di una parte di roccia o del materiale, che deve essere polverizzato, essiccato e portato in un laboratorio specializzato in analisi di questo tipo. Questa procedura, soprattutto in fase di adesione alla Direttiva europea, permetterebbe di avere un sistema che ne garantisce la copertura.

Poter indicare i coefficienti di concentrazione di attività radiologica, unitamente alle informazioni di produzione come la Cava di origine o il luogo di produzione, taglio e levigatura e le proprietà chimico-fisico-meccaniche aiutano a valorizzare il prodotto ed aprono un varco nella bioedilizia garantendo anche una funzione pubblica di minimizzazione dei rischi per la salute.


Agosto 2018